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Fondo di solidarietà comunale anno 2015: ridefinizione criteri di alimentazione e di riparto

Il Sindaco Ucchielli scrive al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Matteo Renzi in merito al fondo di solidarietà comunale anno 2015: ridefinizione criteri di alimentazione e di riparto.
"Faccio seguito alla mia precedente richiesta prot. 11267 del 22 luglio 2015 con la quale si chiedeva un deciso intervento sui criteri di alimentazione e riparto del fondo di solidarietà comunale.
Questo Ente, istituito il 01.01.2014 dalla fusione di due Comuni, Colbordolo e Sant'Angelo in Lizzola, proprio con il processo di fusione ha dimostrato di mettere in campo politiche virtuose partendo dal riordino istituzionale per arrivare alla razionalizzazione della gestione dei servizi e attuando rigorose politiche di contenimento della spesa, al fine di ottimizzare le risorse disponibili.
I processi di fusione tra Enti dovrebbero essere premiati dato che non sono indolori e le economie di scala derivanti da tali processi sono tangibili solo nel medio periodo. I contributi statali e regionali specifici per i Comuni fusi sono di modeste entità e non tengono conto delle varie caratteristiche delle realtà cui sono destinati. Riteniamo invece che tali contributi, statali e regionali, dovrebbero essere molto più consistenti al fine di costituire un forte incentivo per tali processi.
A questo si aggiungano i pesanti contributi chiesti ai Comuni che devono sacrificare le proprie entrate per contribuire ad alimentare il fondo di solidarietà nazionale.
Infatti questo Comune nel 2015 subisce un taglio di € 954.204,68 sull'IMU di propria competenza, cui si aggiungono circa € 1.200.000,00 di IMU sugli immobili di categoria D ricadenti in questo Comune, che restano totalmente nella disponibilità dello stato.
Ciò significa che a questo Comune complessivamente nell'anno 2015 vengono sottratti circa € 2.200.000,00 di entrate proprie. Tali entrate se rimanessero nella disponibilità di questo Comune potrebbero essere immesse nel sistema sotto forma di servizi, investimenti, ecc. e sarebbero di grande aiuto al rilancio dell'economia locale per creare occupazione e lavoro in un territorio che conta oltre 2000 imprese.
E' evidente che tale meccanismo di alimentazione e riparto del fondo di solidarietà non è equo né sostenibile in un contesto di federalismo municipale e mette profondamente in crisi anche i Comuni con bilanci solidi che vedono sottrarsi importanti risorse indispensabili per affrontare lo sviluppo economico e produttivo in atto, anche nell'ottica della prossima applicazione della contabilità armonizzata.
E' ormai assodato che molti Enti Locali hanno attuato politiche virtuose, in termini organizzativi ed economici, contribuendo in modo decisivo al costante risanamento dei conti pubblici.
E' tuttavia parimenti incontrovertibile il fatto che gli stessi Enti Locali non sono più in grado di sopportare il peso di ulteriori sacrifici che si riverserebbero, inevitabilmente, sui cittadini sia in termini di prelievo che di riduzione dei servizi resi che, unitamente alla profonda crisi economica, mettono a dura prova la tenuta del tessuto sociale.
Si chiede quindi un sollecito intervento del Governo tendente a modificare radicalmente già dal 2015 la modalità di alimentazione e di riparto delle assegnazioni del fondo di solidarietà comunale, ad eliminare la quota di compartecipazione a carico della finanza comunale o, perlomeno, facendo in modo che gli enti non si trovino in posizione debitoria rispetto all'assegnazione ricevuta.
Confidando nell'apertura di un tavolo di discussione che concili le esigenze dei comuni con quelle della finanza centrale, l'occasione è gradita per porgere cordiali saluti
".
Il Sindaco
Se. Palmiro Ucchielli

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