Concessione titolo "Città di Vallefoglia"

L’art. 18 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, dispone che “il titolo di Città può essere concesso con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero dell’interno ai comuni insigni per ricordi, monumenti storici e per l’attuale importanza”.
Sono dell’avviso che a seguito della fusione intervenuta tra i Comuni di Colbordolo e di Sant’Angelo in Lizzola il nuovo Comune di Vallefoglia ha tutti i requisiti e le condizioni per ottenere tale titolo.
Il Comune di Vallefoglia si estende infatti su una superficie di circa 40 km quadrati, con oltre 15.000 abitanti è il quarto Comune della Provincia di Pesaro e Urbino in ordine di popolazione residente ed è tra i venti più popolosi delle Marche.
Ma il territorio del Comune di Vallefoglia è ricco anche di storia: a Sant’Angelo in Lizzola nacquero l’architetto e ingegnere Giovanni Branca (1571-1645) e Terenzio Mamiani (1799-1885), letterato e statista che svolse un ruolo di primo piano nel Risorgimento italiano, mentre Colbordolo è la patria di Giovanni Santi (1440-1494), padre di Raffaello e valente pittore egli stesso. Ancora a Sant’Angelo sono legati i nomi di Giulio Perticari (1779-1822) e di sua moglie Costanza Monti (1792-1840), con il loro cenacolo di intellettuali tra i quali Leopardi e Rossini; ciascuno dei numerosi borghi e castelli di Vallefoglia custodisce preziosi tesori d’arte, e non mancano edifici di singolare valore e bellezza, dalle piccole chiese di campagna alle pievi.
Nel territorio di Vallefoglia si trova tra gli altri Montefabbri, uno dei borghi più belli d’Italia, autentico scrigno di pace e bellezza; poco sotto, lungo il corso del fiume Foglia, è possibile visitare il cinquecentesco Mulino di Ponte Vecchio, intorno al quale si tramandano ancora le leggendarie gesta della Banda Grossi.
Dal punto di vista dell’economia nel secondo dopoguerra nel Comune di Vallefoglia si è sviluppato uno dei principali distretti produttivi della Regione, con più di 1.300 imprese attive nei settori dell’industria e dell’artigianato, dei servizi, del commercio e dell’agricoltura, che ne fanno la seconda realtà economica della provincia di Pesaro e Urbino. Circa 40.000 persone usufruiscono dei servizi offerti da Vallefoglia, dove l’11,5% della popolazione lavora nel settore del commercio (il secondo per persone impiegate dopo il manifatturiero).
Il sistema economico del Comune di Vallefoglia fa parte di un tessuto socio-produttivo complesso che supera i confini amministrativi dell’Ente e si estende ai Comuni limitrofi. Questo tessuto socio produttivo è noto in economia come “distretto industriale”, termine tecnico coniato per identificare un insieme di imprese, generalmente di piccola e media dimensione, specializzate lungo una stessa filiera produttiva e localizzate in un territorio contiguo, ma senza confini propriamente definiti.
Il territorio del Comune di Vallefoglia è ricompreso dentro il “Distretto Industriale del Mobile di Pesaro” che si estende in gran parte del territorio dei Comuni dell’Unione dei Comuni Pian del Bruscolo e in parte del Comune di Pesaro. Il 9° Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi ha registrato il nascere nel “Distretto Industriale del Mobile” di un nuovo comparto distrettuale nel campo della meccanica per la lavorazione del legno e l’affermarsi di significative realtà nel settore della lavorazione del vetro e della refrigerazione industriale.
In pratica, nell’ultimo decennio, i processi in atto nel distretto industriale del mobile hanno favorito il sedimentarsi di elevate competenze tecniche e lo svilupparsi di uno spirito di imprenditorialità che hanno permesso al territorio e all’economia locale di crescere e trovare nuove strade per fronteggiare al meglio le nuove sfide internazionali. Ad oggi, nel Comune di Vallefoglia, il comparto del mobile e della meccanica rappresentano i punti di forza del sistema manifatturiero italiano a livello internazionale, ma di conseguenza anche il più esposto alla crisi internazionale.
Benché l’anno 2013 sia stato caratterizzato da una profonda recessione economica che ha investito l’intero Paese il tessuto socio-economico locale è stato in grado di garantire livelli di disoccupazione inferiori alla media provinciale, regionale e nazionale, tanto che alla data del 1° gennaio 2014, come da dati forniti dall’Ufficio Statistica della Camera di Commercio di Ancona, nel Comune di Vallefoglia le imprese attive sono 1.036, pari al 2,8% del totale delle imprese della Provincia. Nel territorio comunale si concentra inoltre il 4,4% delle imprese manifatturiere della Provincia, il 4,04% delle imprese dei trasporti, il 2,73% delle imprese di costruzioni.
Ma Vallefoglia si caratterizza anche per l’attività produttiva agricola. Nella parte del territorio pianeggiante primeggiano principalmente le coltivazioni di cereali, di ortaggi e di frutta, mentre nelle zone collinari spiccano le coltivazioni di oliveti e di vigneti con la produzione di vini DOC di alto pregio (“Colli Pesaresi”). L’attività agricola comunque sta assumendo ora anche una nuova forma di nuova imprenditoria, con il turismo rurale e le coltivazioni biologiche.
Per questi motivi ritengo che il Comune di Vallefoglia possa candidarsi a pieno titolo per ottenere il riconoscimento del titolo di Città e a tale fine sottopongo all’approvazione del Consiglio Comunale lo studio predisposto dall’Ufficio competente al fine di inoltrare apposita istanza al Ministero dell’Interno.

RelazioneVallefoglia  [pdf - 568 KB]
Relazione sul Comune di Vallefoglia, la sua storia e lo stato dei servizi
 
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